martedì 27 agosto 2013

Distrazioni

Caro Diario,
 sono distratta.
 Sento nell'aria un profumo di novità. No, non è la caponata preparata dai vicini: è un qualcosa di impercettibile, così sottile e soave da insinuarsi beffardo nelle pieghe del cervello e confonderlo.
 Sto lavorando (giuro), mi sto impegnando (ri-giuro), eppure... Eppure fo fatica a seguire il dovere, e mentre sbatto le palpebre, vedo proiettate immagini luminose che mi solleticano. E distraggono senza rimedio.
 Il piacere. A volte basta una parola ascoltata per caso durante un incontro fortuito, una parola innocua, che si deposita in un cassetto della mente. Un cassetto difettoso, che non si chiude bene, e la parola si scioglie in una nuvola colorata, fuoriesce e si diffonde e riempie tutta la testa. Ahimè, è il mio pensiero fisso.
 Eppure, nonostante le ore passino e il lavoro resti lì, quasi fermo; nonostante mi disperi e cerchi di concentrarmi; nonostante tutto ciò, ho il sorriso sulle labbra: adoro le novità.

Della serie "mi son distratta un attimo"
 (-130; determinazione: usurata; umore: sfinito; obiettivo: resistere; risultato: mah...)

giovedì 22 agosto 2013

Chez moi #22: Lemon-zenz

Caro Diario,
 in questi giorni il cielo è terso, il sole caldo e l'aria fresca.
 Un vero paradiso, la tentazione di traslocare lo studio in giardino è enorme. La mia giornata tipo si svolge così:
mi siedo al tavolo dello studio, accendo il pc e inizio a sbuff lavorare
dopo un paio d'ore mi duole il fondoschiena - mannaggia alle sedie antiche
mi trasferisco sul divano: molto meglio
dopo mezz'ora ho i piedi congelati - non so per quale strano nesso fisico
mi accorgo di non sentire più i piedi quando il Baldo ci dà una leccatina a mo' di ghiacciolo
mi trasferisco in giardino, posizionandomi con delicatezza sulla povera vecchia distorta sdraio, con cuscino, telo, tre libri, un catalogo, due riviste in una mano e il pc saldamente nell'altra
il sangue mi va in ebollizione dopo soli 32' - calcolati 
mi trasferisco  nel patio, vista prato, vista farfalle, vista fiori, vista tortore, vista cielo terso, vista vicina succintamente vestita - ohibò
le campane suonano, è già l'una? entro in casa a cucinare e mangiare. Nel pomeriggio replica.
 Ma ho trovato un sistema per ritardare l'ebollizione del sangue: bere una bibita fredda dissetante. C'è chi beve limonate, sciroppi alla menta, bevande di limone e menta e altre erbe saporite. Io bevo il mio caro vecchio infuso di zenzero e limone versione estiva:
  1. faccio bollire l'acqua col mio magico bollitore fa-da-sè;
  2. taglio la radice di zenzero in fettine sottili, spremo i limoni e metto il tutto in una pentola;
  3. verso l'acqua bollente, aggiungo il miele, mescolo per scioglierlo, copro e lascio in infusione (1 h);
  4. filtro l'infuso in una bottiglia, metto in frigorifero e aspetto che si raffreddi.

 Buono (piace anche al marito malfidente) e utile: mentre mi rinfresco al sole, lavorare è più dolce. Se vado avanti così, rischio quasi di trasformarmi da scamorza bianca in scamorza affumicata. 
 Quasi.

(-135; determinazione: rassegnata; umore: limpido; obiettivo: abbronzarmi non bollire; risultato: ottenuto)

martedì 20 agosto 2013

Luna, lunam

Caro Diario,
 c'è la luna, c'ho la luna.
 Una luna immensa, bianca e luminosa. Pare una cara vecchia lampadina al tungsteno, accesa sopra i tetti e il ciliegio. 
 La luna non annoia mai, ma le sto alla larga. Quando splende in gloria là nel blu nero del cielo, mi assale una gran voglia di far qualcosa di selvaggio. Di correre a perdifiato, cercando di seminarla. Di provare ad afferrarla con lo sguardo. Di ululare, anche. Di ribellarmi ai doveri, soprattutto.
 Perciò me ne sto in casa, le persiane chiuse e la tivù accesa, lontana dal suo influsso magico. C'ho la luna, devo finire di lavorare. Sgrunt.


(-137; determinazione: in esaurimento; umore: noioso; obiettivo: resistere; risultato: ottenuto)

giovedì 15 agosto 2013

La lista della festa

Caro Diario,
 oggi è festa, ma qui si lavora.
 E mentre batto sui tasti con furore, sento:
  • il richiamo delle poiane (sembra quasi un invito a volar via e divertirsi nelle correnti d'aria, lassù)
  • i preparativi per la festa di compleanno delle bimbe che vivono qui accanto (le loro voci, i picchi di gioia, il puro divertimento sono un distillato puro e fresco di fanciullezza)
  • le campane impegnate a gridare la loro felicità metallica, imitando canzoni religiose e inni sacri
  • i cani, di sottofondo, che ululano indispettiti alle campane ("Fatele tacere! Marrane! Disturbo della quiete canina!")
  • il dolce e appagato silenzio, dietro a tutto questo.
 Le case sono abbandonate, il paese s'è svuotato, son tutti nei prati e nei campi di collina, in montagna o lungo i laghi a festeggiare. Grigliate, pic nic, insalate di riso prosperose. Cibo e compagnia e natura. Oggi va così.
 Gli amici s'incontrano, il marito lavora, io rimango qua, nello studio con la tenda bianca che danza alla brezza. E, mentre batto sui tasti con furore, all'improvviso sboccia un pensiero: la lista delle Cose Che Mi Piacerebbe Fare.
 Son tante, tantissime, alcune ambiziose, altre semplicissime. Cucire, ricamare, disegnare, crochettare, scrivere, ascoltare, guardare, viaggiare, pitturare, recuperare, rinnovare, costruire, riposare, conoscere, chiacchierare, studiare, fotografare, raccontare, incontrare, dormire. Son tante le Cose Che Mi Piacerebbe Fare, e le farò tutte.
 Saperlo è come una carezza, quasi come una promessa: "D'ora in poi farò solo quel che mi fa sorridere".


(-142; determinazione: ok; umore: ok; obiettivo: lungimirare; risultato: ottenuto)

lunedì 12 agosto 2013

Trentaseiesima settimana

Caro Diario,
 salto in alto, o salto in lungo, in ogni caso... salto!
 Non per vacanza o sollazzo estivo, piuttosto per mente sovraccarica. E' periodo di scadenze, questo, e l'ansia mi assale subdolamente sottoforma  di mal di testa. Come un dito inculcato in fronte, per giorni interi uno dopo l'altro, da mane a sera. Argh.
 Cosa raccontarti? La casa è pulita, in ordine (basta non guardare dietro la tenda bianca a pois neri della lavanderia e la tenda verde prato della stanza jolly), profumata di fiori di ciliegio, fresca e luminosa. Ed è già una gran conquista. 
 E le zanzare ci stanno attaccando. Aspettano pazienti che si apra un varco nella zanzariera, poi entrano in fila indiana e si sparpagliano tra cucina e soggiorno. C'inseguono, prendono la mira e attaccano. Il Baldo tenta d'acchiapparle, ma quelle passano attraverso i denti. Si son fatte furbe, grasse, grosse e agguerrite. Il marito passa almeno mezz'ora ad applaudire forte in aria, e ne fa fuori almeno cinque o sei ogni sera. Ma non basta.
 Ergo il Nuovo Punto Della Situazione:

(-145; determinazione: lavori in corso; umore: soleggiato; obiettivo: nuovo piano d'attacco; risultato: ottenuto)
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...