Caro Diario,
di che cos'hai bisogno questo mese?
Io di emozioni e di storie di cambiamenti. Ho bisogno di ragionare su quello che mi sta accadendo e mi faccio aiutare dai libri.
I libri hanno questo potere: chi li scrive incanala le sue emozioni, le lezioni apprese dalla vita, le speranze e le consapevolezze; chi li legge si emoziona, si confronta, cerca un'ispirazione o una conferma. E spesso la trova.
Così queste sono le mie letture di maggio.
Per dieci minuti e Quattro etti d'amore, grazie di Chiara Gamberale
Già letti, già assaporati. Il primo più dolce, l'altro più duro. Per me. L'autrice è un'equilibrista delle parole, un'impressionista delle emozioni. Troverò il tempo per conoscerla meglio attraverso gli altri suoi libri, perché mi dà tanto.
Gli occhi gialli dei coccodrilli e Il valzer lento delle tartarughe di Katherine Pancol
Orfana delle donne e degli uomini del primo libro, aspetto in silenzio che vengano rieditati i due sequel del primo libro: appena lo so (grazie, Mayda ♥), acquisto il secondo. Non è ancora finito, ma già ho sbirciato nei capitoli successivi. Mi piace come l'autrice riesca a descrivere con leggerezza delle situazioni d'animo pesanti. In ogni età, in ogni persona, uomo o donna che sia, in ogni classe sociale, in ogni parte del mondo (Inghiltera, Francia, USA). In lei si fondono la scrittrice consapevole di sentimenti, ascolto e attenzione, e la sceneggiatrice: soprattutto in questo secondo libro ricco di colpi di scena. Il mese prossimo mi regalerò l'ultimo libro della trilogia, perché è impossibile non dar risposte ai miei punti di domanda. So già che li leggerò e rileggerò più volte, negli anni a venire.
Michela di Giulia Madau
Al Salone Internazionale del Libro di Torino partecipo con una missione in testa: acquistare un libro nuovo e un quaderno particolare. Missione compiuta. Il libro è proprio questo: l'autrice è giovane e capace di descrivere l'intersecarsi matto tra amore e autoaffermazione. Racconta una storia d'amore struggente, andando avanti e indietro nel tempo, che si conclude una sera per errore. Alla fine del libro rimane l'amaro in bocca e una serie di pensieri importanti: quando si fanno delle scelte, seppur ponderate con attenzione, non si saprà mai come influiranno sulla propria felicità a lungo termine. E sulla felicità di chi amiamo.
Tutto fa branding di Gioia Gottini
Non smetto di studiare: alcuni dei libri più belli sono proprio di studio. Come questo di Gioia Gottini, coltivatrice di successo, che seguo ormai da un paio d'anni. Il libro è una guida pratica per diventare un'imprenditrice indimenticabile: il suo stile è preciso, sicuro, garbato e divertente. Mi fa pensare un po' a quella professoressa del liceo che avrei tanto amato avere: penserei a lei e ai suoi insegnamenti ancora adesso. Ne parlo su Paroladordine.
Focus. Perché fare attenzione ci rende migliori e più felici di David Goleman
Altro libro di studio. Tosto per la massa infinita di informazioni, avvincente per la natura stessa delle informazioni che dà: per raccolgierle tutte, dovrò fare uno schema. Sono attenta a ciò che leggo, ma non così tanto come dovrei essere - a quanto pare! L'autore parla di intelligenza emotiva, autoconsapevolezza, gestione di sé, empatia... Ne spiega il funzionamento meccanico all'interno del nostro cervello, quali sostanze si formano e per quale motivo, quali e quante connessioni si creano in più (o in meno) tra le varie parti del cervello. Dimostra come sia possibile vivere meglio e più sereni prestando "semplicemente" più attenzione a quel che si fa, di volta in volta. Ho tanto da imparare.
Mi mancano ancora centocinquanta pagine alla fine e ne parlerò su Paroladordine.